Nonostante una tattica ancora in corso di sviluppo ma comunque efficace contro la diffusione del Covid-19 nell’area UE “Ci sono 3000 cittadini UE che muoiono di Covid-19 ogni giorno” dichiara il Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen chiede di non abbassare la guardia: “Le infezioni continuano ad aumentare in alcuni Stati Membri” riferisce durante l’ultimo vertice in Parlamento UE. Sul piano per i vaccini, sono stati stipulati contratti per avere più dosi di quelle previste in modo da poter aiutare tutti i cittadini e da non dimenticare nessuno. È prevista anche la possibilità di tendere una mano anche ai Paesi vicini alla nostra Unione. In testa tra le aziende del settore sanitario si trova la Pfitzer/BioNTech, il cui prodotto verrà messo in discussione dall’Agenzia europea per i medicinali il 21 dicembre. Il Presidente Von Der Leyen è positivo e ripone fiducia nelle istituzioni accanto a lei e negli Stati Membri, tanto che si spera di iniziare la campagna di vaccinazione di massa già in queste ultime settimane del 2020, per poi proseguire l’anno successivo. Infine si fa ancora riferimento all’unità e alla coesione che c’è stata tra i 27 Stati membri durante la pandemia e che deve esserci anche ora per la somministrazione delle dosi agli individui finali. Quindi è stata proposta la stipulazione di una data unica, un Day 1 per l’inizio dell’eliminazione del problema limitatamente all’interno dell’UE. In una seduta congiunta, i ministri della Salute di Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Spagna, Italia, Olanda e Svizzera (Paese extra-UE) si sono mostrati favorevoli al fissare un giorno comune per partire: è sul tavolo il 26 o il 27 dicembre. In generale si comincerà subito il giorno dopo l’approvazione dall’Ema. Intanto il Regno Unito si trova in testa nella risoluzione avendo già cominciato a vaccinare gli anziani. Invece gli USA stanno ancora approvando il medicinale, ma sono fiduciosi e prevedono l’inizio della loro campagna prima del 2021.
Nell’attesa del fischio d’inizio, le istituzioni in Italia si stanno già riunendo per capire se sono necessarie misure restrittive per contenere la diffusione del virus durante il periodo natalizio. Molte sono le città in cui fiumane di persone passeggiano per le vie principali con l’obiettivo di comprare gli ultimi regali di Natale. Il piano di contenimento attuato i mesi scorsi per cercare di far passare agli italiani un Natale sereno e con le proprie famiglie è fallito. D’altronde il Presidente del Consiglio Conte non si ritiene infallibile, come ha detto in una delle sue ultime conferenze stampa. Dunque questo sarà l’anno del Natale “diverso” ma più vero e sincero perché lo si passerà con meno persone e quindi sarà più carico di valori veramente familiari, come afferma Papa Francesco. Ora l’obiettivo al secondo posto è il rientro degli studenti a scuola il 7 gennaio. I contagi aumentano e questa speranza sembra prossima a morire sempre più velocemente, ma staremo a vedere. In generale, c’è molta positività nell’aria e sembra che questo brutto sogno stia veramente per finire.