Alle 14.30 si parte ed è sorprendente vedere quanti hanno risposto alla prima chiamata su Zoom. Hanno dai 16 ai 19 anni, sono studenti di licei, istituti tecnici, artistici e professionali distribuiti dal nord al sud della Sardegna e quando i loro visi appaiono sul video si legge tutta la curiosità e la voglia di buttarsi nella nuova sfida. Con un obiettivo: divertirsi imparando. Le premesse ci sono tutte, insieme alla giusta dose di ingenuità e leggerezza che consente di affrontare l’avventura senza sentirne il peso sulle spalle. Già, perché questi ragazzi – 250 per ora ma il numero appare destinato a crescere – formano la redazione dei ragazzi della Nuova@scuola e daranno gambe e parole al primo sito di informazione curato interamente da studenti, un caso unico in ambito nazionale. È l’ulteriore e importante passo avanti compiuto dal progetto avviato quattro anni fa dalla Nuova Sardegna grazie a un’idea del direttore Antonio Di Rosa e che ora punta a mettere insieme il cartaceo e il web: i ragazzi continueranno a scrivere in queste pagine, per l’inserto settimanale ScuolaèLavoro e lo faranno anche online, nel sito in fase di preparazione che sarà accolto all’interno di quello della Nuova. Ieri la redazione si è riunita per la prima volta. Impossibile incontrarsi a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia ma anche attraverso un pc è possibile sentirsi vicini e percepire l’adrenalina l’uno dell’altro. E ieri pomeriggio ce n’era tanta tra i ragazzi – oltre 170 quelli collegati – che hanno ascoltato in silenzio e senza perdere una sillaba la descrizione del progetto da parte dei giornalisti della Nuova che lavoreranno a stretto contatto con loro e li accompagneranno in ogni fase dell’avventura: con loro ci saranno i giornalisti Daniela Scano, che cura l’iniziativa sin dalla primissima edizione, Silvia Sanna e Federico Spano. Tante le novità di quest’anno a cominciare proprio dal sito dei ragazzi, che ha preso forma grazie alla creatività e all’estro di Abinsula: molta la curiosità, tante le domande di fronte al layout dello spazio web al quale tutti i ragazzi – anche quelli che al momento non fanno parte della redazione – potranno iscriversi per dare – se lo vorranno – il proprio contributo con articoli di cronaca, lettere, storie, racconti del tempo libero, recensioni musicali, di film o di sportive, fotografie e molto altro ancora.
Ma c’è molto altro nell’edizione 2020-2021 di un progetto che nel bel mezzo di una emergenza sanitaria mondiale che ha semiparalizzato la vita di tutti e costretto gli studenti a riabituarsi alla didattica a distanza, accetta la sfida e rilancia. Ai ragazzi è stato illustrato il ventaglio di possibilità offerte, tra le quali quella di fare parte della redazione Aspal: un filo diretto con gli esperti dell’Agenzia regionale per il lavoro – partner dell’iniziativa – con i quali confrontarsi per imparare a orientarsi nel mercato del lavoro che li aspetta quando termineranno gli studi. Durante l’anno saranno organizzati webinar e seminari su vari temi: per esempio la ricerca del lavoro in periodo Covid o i consigli su come preparare un curriculum che attiri l’attenzione. E poi, sulla scia del successo degli scorsi anni, saranno organizzati incontri, per ora solo virtuali, con le aziende partner: oltre 30 importanti realtà produttive dell’isola che operano in comparti diversi – dall’agroalimentare ai trasporti, dal credito alla innovazione – che dialogheranno con i ragazzi, risponderanno alle loro domande e li aiuteranno in questo modo a scoprire passioni e talenti. Si parte subito: lunedì 30 Tiscali illustrerà per la prima volta agli studenti la tecnologia 5G, sette di loro avranno l’onore e l’onere di fare domande agli esperti su una novità attesissima e protagonista di un intenso dibattito. Sette ragazzi: le adesioni sono arrivare in un amen, qualcuno purtroppo dovrà essere escluso ma si rifarà alla prossima occasione. Già, perché l’accoglienza nei confronti del progetto in tutte le sue declinazioni è stata calorosissima: studenti e studentesse collegati su Zoom l’hanno dimostrato con grandi sorrisi e una valanga di domande. E dopo appena dieci minuti di collegamento il ghiaccio era rotto, grazie anche alla collaborazione dei veterani – studenti che hanno già partecipato alle precedenti edizioni – e che alle new entry hanno spiegato quanto è bello, «quanto è stimolante e quanto ci ha aiutato a maturare, a superare alcuni limiti e contemporaneamente a chiarirsi le idee».
Dopo mezzora di chiacchiera nel taccuino ci sono almeno dieci proposte di lavoro per l’inserto cartaceo e per il sito: c’è chi vuole raccontare i suoi sogni, chi vuole ringraziare gli operatori sanitari che tanto stanno facendo in questo momento per tutti noi, chi vuole raccontare quanto è dura non fare attività sportiva e chi si sofferma a riflettere sul delicato tema della violenza sulle donne. Ma dalle idee viene fuori anche un grande amore per le proprie origini, per le tradizioni di un’isola che riempiono di orgoglio, unito all’amore più grande per la libertà, per il rispetto dei diritti umani, contro barriere e pregiudizi. C’è grinta in questi ragazzi e a parlare con loro si respira un’aria fresca e sana. L’avventura è iniziata, salite tutti a bordo.