Il razzismo è allo stesso tempo discriminazione e violenza.
Il razzismo è odio, odio infondato.
L’odio non è opinione, nessuno è superiore a nessuno.
Il razzismo ha tante sfumature, ma una cosa è comune a tutte: l’odio, il sentirsi superiore, dimenticandosi che aldilà del colore della pelle, delle origini, del genere c’è una cosa che ci accomuna tutti senza distinzioni: siamo tutti esseri umani, siamo tutti persone con emozioni, con pregi e difetti, sentimenti. Siamo sette miliardi e nessuno è superiore a nessuno perchè siamo tutti persone. Siamo simili e diversi allo stesso tempo, ma siamo tutti umani e come tali dobbiamo mostrare la nostra umanità. Ma alcuni scelgono di mettere da parte la propria, come a volersene liberare, come se fosse una debolezza, non sapendo che metterla da parte causerà odio, un odio infondato, un odio privo di razionalità, un odio primo di spiegazioni, un odio in cui la persona si odia perchè considerata diversa.
L’odio e la paura sono simili. La paura di ciò che non si conosce, di ciò che non è familiare ai nostri occhi, di ciò che non è uguale a noi. Questa paura si trasforma in odio fino a diventare violenza, fino a ferire altri.
La paura che non si è riusciti ad affrontare muta, diventa odio e quell’odio si riflette su altri. Una paura che fa del male nel momento in cui non la si affronta, un odio che ferisce, distrugge.
Chi viene ferito, chi si sente ferito continua ad andare avanti, mentre cicatrici invisibili rimangono indelebili. Gridano in silenzio, chiedono aiuto in silenzio, sopportano in silenzio, mentre sperano in un cambiamento senza mai mollare, perchè il desiderio di una vita migliore va oltre ogni ostacolo, fatica, difficoltà, perchè si dovrebbe lottare per ciò in cui si crede, si dovrebbe lottare per far capire che non c’è alcuna distinzione in un mondo di esseri umani, si dovrebbe aprire la mente, gli occhi per potere vedere il mondo con i suoi veri colori, per vedere che la diversità non ci può far del male, per vedere che l’odio porta solo ad altro odio, non è l’odio che porta alla pace.
La storia è passata, ma il futuro deve ancora accadere e bisogna imparare dalla storia per un futuro differente, per un futuro migliore, per un futuro in cui il dolore non viene causato da altri, un futuro in cui quando si cade c’è la mano di qualcuno pronto ad aiutare, un futuro in cui l’unica cosa estinta è l’odio in ogni sua sfumatura, un futuro che, oggi, pare utopia, un sogno lontano, ma non impossibile.