di Giovanni Dessole
Definizioni che aiutano a comprendere: «Il termine cassa non deve trarre in inganno: il nostro ente infatti non eroga finanziamenti, ma si occupa di gestire parte della retribuzione che mensilmente incassa dalle imprese e liquida agli operai semestralmente», spiega il presidente Andrea Piredda, espressione della componente imprenditoriale dell’Ente. «Iscriversi alla Cassa Edile non è una scelta, è un obbligo contrattuale – aggiunge il vice presidente Alfredo Costa, espressione della componente sindacale – . Nessuna impresa del settore edilizio può operare nel mercato senza essere iscritta, questo perché l’ente compie una serie di controlli che riconoscono la regolarità o meno dell’impresa stessa». Sentinella vigile nell’applicazione del contratto, che dedica attenzione a imprese e operai, in egual misura e con equilibrio. La Cassa Edile del Nord Sardegna è Ente paritetico bilaterale di emanazione contrattuale – senza scopo di lucro – e ha come scopo statutario proprio il vigilare sulla corretta applicazione dei contratto collettivo nazionale edili. Per questo, insieme a Inps e Inail, ha facoltà di rilasciare il Durc – documento unico di regolarità contributiva – rivestendo anche un ruolo di regolatore neutrale del mercato volto ad estromettere le realtà che violano le regole. Un giovane studente troverebbe nella Cassa Edile un Ente capace di guidarlo nel rispetto delle leggi, delle regole e del contratto; nel caso si trattasse di un dipendente avrebbe assistenza garantita, attraverso una sorta di welfare di settore. Nasce nel 1963 per volontà delle parti sociali territoriali Ance – Confindustria, Fillea Cgil, Filca – Cisl e Feneal – Uil. Nel 2020 le cifre parlano di 1500 imprese e 6mila operai attivi che hanno versato i contributi per almeno un mese. Perché vigilare sulla corretta applicazione del Contratto collettivo nazionale? «Per rispondere alle problematiche del settore edilizio, offrire prestazioni e servizi a iscritti e familiari, migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e assicurare la dignità del lavoro – afferma Piredda – Oltre alle prestazioni sociali e assistenziali previste dalla bilateralità, in questi anni abbiamo anche pensato anche al riscatto sociale dei figli degli iscritti prevedendo per loro numerose borse di studio – sottolinea Costa – oltre a impegnarsi nella lotta e prevenzione delle piaghe del settore edilizio come incidenti sul lavoro e malattie professionali, lavoro non dichiarato e irregolare, frammentazione del settore, falsi lavoratori autonomi e dumping contrattuale. Come? Unendo le forze di lavoratori e datori di lavoro». La Cassa Edile del Nord Sardegna è uno degli elementi fondanti ed estremamente moderni di un sistema di relazioni sempre più partecipativo e concertativo, capace di vedere nella qualità dell’impresa e nella qualità del lavoro le due facce di una stessa medaglia: i due versanti di uno stesso impegno.
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