di Maria Antonietta Galizia*
Chi pensa che La Nuova Sardegna sia “solo” un giornale sbaglia di grosso. O meglio: forse occorre rivedere il nostro concetto di giornale! Ormai da sei anni, il liceo Galilei di Macomer, come numerose scuole di tutta l’isola, sperimenta un vero e proprio spazio di autentica comunicazione, che non ha perso il suo valore neppure di fronte alle limitazioni imposte dal lockdown. Nell’ambito del progetto “La Nuova @Scuola” ci siamo veramente incontrati, e ancora ci ritroviamo: studenti, docenti, giornalisti, responsabili di aziende partner, insieme per condividere la costruzione di un percorso formativo che accompagna i ragazzi ad affacciarsi al mondo del lavoro. Non una vetrina di impresa, non una ennesima proposta di orientamento che lascia i giovani sostanzialmente passivi: qui siamo davanti, concretamente, al senso più bello della parola meeting, perché i soggetti coinvolti interagiscono nello scambio di informazioni, nel dare voce e ascolto alla curiosità, al desiderio di conoscenza, ciascuno secondo i propri interessi. Chi ha già acquisito una grande professionalità e chi invece ancora è in cammino: tutti, adolescenti e adulti, abbiamo l’opportunità di ri-conoscere meglio le nostre attitudini e così renderle realmente esperienza, soprattutto grazie al confronto. Quale che sia la tipologia specifica della scuola di provenienza, liceo, tecnico o professionale, gli studenti animano gli incontri con domande intelligenti, stimolano un dialogo che svela aspetti non solo ignorati, ma talora persino impensabili, dell’organizzazione di un’azienda o della gestione di un particolare settore d’impresa, palesando le grandi potenzialità del nostro territorio. Così, anche nelle videoconferenze, abbiamo spesso assistito con piacere al crollo di pregiudizi e luoghi comuni, banalmente tesi ad associare un lavoro al curricolo esclusivo di una precisa scuola secondaria, mentre scopriamo che l’idea stessa di professionalità è molto più ampia, ricca e stimolante. Le cosiddette “risorse umane” qui assumono un profilo preciso, che è il volto dei nostri ragazzi, accompagnati e guidati con grande cura dai responsabili del progetto, in particolare Daniela e Silvia, che sanno davvero valorizzarli, specie nella loro meravigliosa sollecitudine ad affrontare questioni anche delicate, spinose, che dimostrano un forte desiderio di vivere consapevolmente e attivamente la loro esistenza, dentro la società che contribuiscono a migliorare. Ecco perché anche la redazione giovani diventa una grande occasione per imparare a trasformare questa esperienza in un testo che realmente comunichi agli altri il senso di quanto acquisito grazie ad essa: non un saggio di scrittura, ma il mezzo per creare una relazione. Relatio indica infatti il riferire un’informazione, ma significa anche connessione, corrispondenza; questo è ciò che si crea all’interno del progetto: una rete che informa e che, soprattutto, forma, proprio perché le informazioni non restano dati fini a se stessi, piuttosto sono alla base di un legame fra persone, ben più che semplici “utenti”. Ed è questo legame che rinnoviamo, ancora più entusiasti, perché i nostri incontri riprenderanno ad essere contatto e presenza. Questa, la scuola che può crescere davvero; questa, la “Nuova” scuola.
*la professoressa Maria Antonietta Galizia è docente di italiano, latino e greco al Liceo Galileo Galilei di Macomer
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