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Lo scandalo di Malika e la legge Ddl Zan

Scritto da Miriam El Haffad

16 Aprile 2021

Il 10 aprile 2021 ha provocato uno scandalo la storia di una ragazza di 22 anni di Castelfiorentino a Firenze, Malika, cacciata di casa i primi di gennaio dopo aver fatto sapere alla sua famiglia, per mezzo di una lettera, di essere omosessuale. La famiglia non ha reagito bene in quanto non d’accordo con la sua scelta e oltre ad averla cacciata di casa impedendole di riprendere le sue cose l’hanno insultata e minacciata di morte. La notizia è sfociata su fanpage.it dove la ragazza ha raccontato questa terribile vicenda con annesse tutte le minacce fatte dalla famiglia. Il sindaco della cittadina si è immediatamente messo a disposizione per dare una mano a Malika affermando che come sindaco si impegnerà a far si che ciò non accada più, inoltre darà tutto il sostegno possibile a questa ragazza. Ad oggi sono stati raccolti circa 100 mila euro e Malika ha deciso di donare in beneficenza la metà di questo denaro.
È l’ennesimo caso di omofobia nel nostro paese e nonostante tutto la legge DDL ZAN approvata in parlamento a novembre è ferma alla commissione della giustizia dove nonostante una maggioranza, il presidente Andrea Ostellari continua a opporsi rinviando, con la motivazione che tale legge non è una priorità. A questo decreto legge si oppongono sia la Lega che Fratelli d’Italia. Negli ultimi giorni sta diventando fondamentale l’opinione pubblica infatti grazie all’intervento di alcune celebrità come Elodie, Fedez,Michele Bravi e altri molte più persone sono venute a conoscenza di questa proposta di legge.
Questa legge è stata nuovamente rinviata il 7 aprile portando così a un ennesimo ritardo della discussione della proposta di legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo, dichiarando che la calendarizzazione del ddl zan non è tecnicamente procedibile perciò è stato rimandato il testo con altri quattro al presidente del senato per la rassegnazione. Se effettivamente si tratta di un problema tecnico si spera che dalla prossima settimana venga calendarizzato.
Molti credono che questa legge possa impedire il diritto di parola, cosa assolutamente non vera in quanto si è pur sempre liberi di esprimere ciò che si pensa ma andrebbe a impedire l’incitamento all’odio e alla violenza, andando a tutelare coloro che vengono considerati “diversi”. Il ddl zan è stato scritto basando tutti gli articoli sulla legge mancino che tutela i crimini d’odio per razzismo e religione estendendola contro alla misogina, omotransfobia e abilismo. La cosa che da da pensare è il fatto che quando alla camera è stata proposta la legge contro l’abilismo tutti si sono mostrati a favore ottenendo una maggioranza anche in parlamento, mentre nel caso dei crimini d’odio contro gli omotransfobici il voto è risultato negativo. A questo punto risulta chiaro che chi non vuole questa legge pensa ancora che le persone omosessuali, transessuali siano persone sbagliate, da correggere.

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