di Francesco Serra e Maria Marras (Istituto tecnico commerciale Salvatore Satta), Aurora Maria Usai (liceo coreutico Azuni)
Il destino. Quanto può essere imprevedibile e straziante il destino? Beh per te Pietro è stato bastardo, ti ha riservato un finale che nessuno si sarebbe aspettato. Avevi 22 anni, la migliore età per iniziare a realizzare i tuoi progetti, di far diventare i tuoi sogni realtà e invece il fato è stato il fantino della tua vita e ti ha portato via.
Sei nato tra i cavalli, e hai coltivato con loro la tua passione fino alla fine. La tua scomparsa ha sconvolto gli animi dei tuoi cari, dei tuoi amici, ma non solo, anche di chi magari di te conosceva solo il nome.
Eri una persona d’oro, con un cuore grande, sempre presente e disposto a farti in quattro per gli altri, sincero, con i consigli sempre giusti, riuscivi a creare con chiunque ti conoscesse importanti intese e sintonie. Ti facevi volere bene da tutti, costantemente con il sorriso che non ti mancava mai e illuminava anche le giornate peggiori, ora che quel sole luminoso è tramontato per non sorgere più, sembra tutto buio. Un vuoto incolmabile. Che rende tutti increduli e con il fiato sospeso.
La tua predilezione ha fatto di te un talento, un campione, hai partecipato a molte gare importanti e spesso hai portato a casa la vittoria, nella gara più importante, la lotta per la vita, il traguardo ti aspettava altrove, dove ora, con il tuo destriero potrai correre veloce nel cielo. Ci hai lasciato inseguendo e realizzando i tuoi sogni, e ci hai insegnato che bisogna crederci fino in fondo come hai fatto tu. Come un pennarello, resterai indelebile nella lavagna dei nostri cuori di tutti quelli che hanno avuto l’onore di averti conosciuto Eri, Sei e sarai per sempre incancellabile.
Fai buon viaggio piccolo, grande campione.