di Giovanni Dessole
Opportunità reali. Per l’individuo che cerca lavoro. E per l’impresa che ricerca professionalità. Con possibilità di offrire consulenze a tema e grande attenzione rivolta ai giovani, all’orientamento degli studenti. Francesco Cocco (foto) è responsabile del centro per l’impiego Aspal di Sassari. Il suo raccontare attività e mission dell’Agenzia regionale per il Lavoro, nella sua declinazione sassarese, passa per gli interventi messi in campo a sostegno dell’esigenza, rapportati a una dimensione in cui occorre rispondere all’emergenza e dare risposte all’utenza, sfruttando i processi di digitalizzazione. «Le contingenze hanno modificato il nostro agire ma non lo hanno di certo stoppato. Siamo a disposizione, abbiamo dovuto rimodulare tempistiche e modalità ma ci siamo. Il momento è complesso, ma il mercato del lavoro si muove: a noi spetta il compito di fare da tramite fra offerta e domanda». Disponibilità garantita dal lunedì al giovedì compreso il venerdì mattina: la maggior parte dei servizi vengono offerti in remoto (email e telefono) ma nel caso di necessità è possibile contattare il centro e fissare un appuntamento. «Attraversiamo una fase di transizione. Il lockdown ha accelerato i processi di digitalizzazione, che peraltro erano in corso. Come Aspal investiremo ancora di più, nel medio lungo periodo, in modo da adeguarci ai tempi – spiega Cocco – e garantire la migliore assistenza possibile ai nostri utenti. Pronti a supportare in presenza chiunque abbia bisogno in caso di gap dovuto al digital divide».Sassari è il più grande centro per l’impiego di tutta la Sardegna, serve un’utenza che rimanda alla città e centri limitrofi. Oltre 50 operatori, una sede centrale (Sassari, quartiere di Latte Dolce) e una decentrata (Porto Torres), quasi 70mila iscritti. I soggetti a rischio esclusione sono una priorità, così come l’orientamento rivolto ai ragazzi delle scuole e al singolo che ricerca una posizione lavorativa. Non soltanto attivazione al lavoro ma anche focus dedicati a scrittura e invio di un curriculum, utilizzo dei social collegato, presentazione di una candidatura sul portale Aspal, creazione di impresa (“Resto al Sud”) e consulenze online personalizzate. Varia la tipologia di offerte. «Il cittadino si rivolge a noi per richiedere la sua scheda anagrafica, documento che attesta lo stato di disoccupazione, o per candidarsi ad una posizione lavorativa. Le aziende si rivolgono a noi per iscrizione al nostro portale e accreditamento, o per cercare la risposta ad una esigenza ben definita dal punto di vista della professionalità. Siamo in grado di offrire consulenze in tema di assunzione, incentivi e selezione del personale». Una sottolineatura importante: «La disoccupazione si previene con l’istruzione e la formazione, ma anche con un orientamento adeguato – chiude Francesco Cocco -. Fondamentale farlo a partire dalle scuole, anche in contrasto con il preoccupante fenomeno dell’abbandono scolastico, dando ai giovani la consapevolezza di quel che offre il mercato, ragionando insieme a loro sullo sviluppo delle loro competenze».