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“Il nostro mondo”

Scritto da ambra daga

18 Gennaio 2021

“Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi  ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata.” –Mikhail Sergeevich Gorbachev-

“Se non butto questa cartaccia nel cestino non cambia la situazione”- “Una persona non fa la differenza”. 

 Questo è il pensiero che ha la maggior parte della mia generazione, un pensiero sbagliato che provoca reazioni a catena fino a creare circostanze gravi, come quella che già stiamo vivendo. 

L’inquinamento è un problema serio che riguarda sia l’ambiente dell’intero pianeta, sia la salute dell’uomo, esso si manifesta e si propaga in diverse forme: dallo smog, una sorta di fumo acido presente nell’aria che noi inaliamo, fino agli scarichi urbani e  industriali che devastano l’ecosistema. Una delle maggiori città con aria inquinata è Hotan, in Cina, la sua concentrazione di Pm2,5 (polveri sottili) è di 110.1 μg/m³ ( unità grammo al metro cubo) e il limite d’impatto  stabilito per la salute è di 10 μg/m³, questo significa che l’aria in questa città è irrespirabile.

In Europa la situazione non è una delle migliori, in molte città europee si respira aria sporca e questo è dovuto soprattutto  dagli agenti inquinanti rilasciati da ogni individuo nei comportamenti quotidiani. Quest’anno i lockdown dovuti al Covid-19 hanno fruttato un miglioramento riguardo alla presenza di polveri sottili nell’aria, come a Milano che a partire da marzo c’è stato una diminuzione elevata dell’inquinamento atmosferico. 

Il pensiero che per ottenere lievi miglioramenti sia necessaria una quarantena forzata causata da una pandemia mondiale fa venire i brividi e questo, come era previsto, non si è rivelato una risoluzione al problema poiché da metà maggio i livelli di inquinamento sono tornati a aumentare e oltretutto è aumento l’utilizzo della plastica monouso. 

Di recente nei mari della penisola sono state trovate quantità enormi di guanti e mascherine portate a terra dagli stessi pescatori tramite le reti da pesca, questo sta provocando un peggioramento notevole in una situazione già allarmante.  

Cerchiamo di diminuire il consumo della plastica e evitiamo i depositi di rifiuti tossici nell’ambiente perché in esso noi traiamo benefici fondamentali per vivere. 

Smettiamola di ignorare il problema e di seguire il pensiero altrui, ma pensiamo con la nostra testa perché segni di pericoli imminenti ci sono e non sono pochi, basta aprire gli occhi e guardarsi intorno, per non ritrovarci in un futuro dove l’uso della mascherina sarà importante per la sopravvivenza. 

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