Caro 2020, finalmente tra pochi giorni te ne andrai dalle nostre vite, ma nonostante tutto non riesco a essere tranquilla e a festeggiare come se nulla fosse.
É stato un anno sicuramente che verrà ricordato da tutti noi e un domani, dalle future generazioni che leggeranno nei libri di storia la Pandemia COVID. Quest’anno è stato un anno duro, in pochi mesi la vita di miliardi di persone è stata stravolta, ci è stata tolta la libertà, ci è stato tolto il diritto all’istruzione, molti lavoratori senza stipendio, e molti settori in crisi che ancora oggi a distanza di un anno, da quando è scoppiata la Pandemia faticano a riprendersi, ma soprattutto molti di noi, troppi di noi hanno perso i loro cari.
Personalmente non ho subito delle perdite, e i miei genitori hanno continuato a lavorare serenamente ma nonostante ciò, intorno a me, ho visto la paura e il dolore di chi non è stato fortunato come me. L’altro giorno ho visto un padre con i suoi figli, muniti delle mascherine migliori che esistano sul mercato, ero distante rispetto a loro ma come le nostre strade si sono incrociate ho potuto vedere il terrore negli occhi di quel padre, parlava tranquillamente con la sua bambina, ridevano e i suoi occhi erano luminosi, ma appena ha avvertito un contatto seppur il più misero, quella luce si è spenta. Ha tirato a sè la bambina come se la volesse proteggere.
Con la spensieratezza che solo un bambino può avere gli domanda: Papà ma quando il Covid finisce mamma tornerà a casa? Il padre: con un singhiozzo gli risponde sì amore, mamma è già con noi è lassù in cielo. Quell’episodio mi ha segnato enormemente e per tutta la giornata non ho fatto altro che pensarci. Pensavo perché è successo tutto questo? Siamo nel 2020 non nel 1300 queste cose succedevano solamente in passato, purtroppo non ci sarà mai una risposta a questa mia domanda, è accaduto e dobbiamo accettarlo. Non mi sento di festeggiare l’anno nuovo come tutti gli altri anni, abbiamo perso troppo, chi più chi meno, sinceramente il mio pensiero va a chi oggi non ha più gli affetti cari vicino, a festeggiare il Natale. Il mio desiderio per l’anno nuovo, è non solo la fine della pandemia, ma mi auguro che nel bene nel male questa esperienza ci abbia lasciato un segno, come imparare ad apprezzare di più, un semplice abbraccio, o una chiacchierata con la nonna piuttosto che uscire con le amiche di ogni giorno, questo è il mio desiderio. Che la semplicità delle piccole cose non venga dimenticata una volta che torneremo alla normalità.
Aria buona, cibo sano e cultura il fascino delle borgate della Nurra
La Nurra...un territorio da riscoprire. Un luogo a cui ridare vita per offrire un futuro migliore ai residenti. Uno stile di vita aperto alla natura e alla bellezza ancora incontaminata. E' la Nurra di Sassari, una volta fiorente centro agro-pastorale. Interessata...