Il Natale è una festa bellissima, forse la più bella dell’anno. Durante tutto questo periodo c’è un clima di famiglia incredibile perché tutti siamo abituati a passare il Natale e le feste di fine anno con i nostri cari. Quest’anno sarà tutto un po’ diverso. Non si potrà fare il famoso cenone di Natale, non si potrà aspettare tutti insieme la mezzanotte per scambiarsi gli auguri ed i regali, non si potrà passare una giornata con tutta la famiglia riunita. Per la maggior parte delle persone sarà un Natale triste perché è l’unico momento dove si trovano dei parenti che magari, per motivi di lavoro o di studio, non si possono sempre incontrare. Semplicemente passeranno il Natale solo con i famigliari più stretti. Per altri invece non sarà neppure così. Sedendosi a tavola ci saranno tantissime persone che avranno un posto o, purtroppo anche più posti liberi perché il COVID-19 ha deciso di portare via uno dei loro cari. Tante altre persone passeranno da soli il Natale perché sono positivi o in quarantena, oppure ci sono persone che saranno in ospedale perché stanno molto male perché contagiati dal virus. Non è una cosa per niente bella combattere questo mostro, che si manifesta in ognuno in modo diverso, da soli senza qualcuno a cui si vuole bene vicino. Ed è brutto anche stare soli in questo periodo natalizio, chiusi dentro un ospedale ed alcuni non sanno nemmeno se riusciranno ad uscirne. É vero: ogni anno molte famiglie non sono completamente riunite perché qualche famigliare è ricoverato all’ospedale per altri motivi, però quest’anno è un anno più particolare. Con il divieto di visitare i degenti, non posso immaginare come si possano sentire sia chi è ricoverato e sia i famigliari. Insieme a queste persone ce ne sono tantissime che lo stesso non passeranno il Natale con la propria famiglia, tanti bambini avranno solo uno dei due genitori vicini mentre scartano i regali, o nemmeno uno. Questo perché molti medici ed infermieri lavoreranno come qualsiasi altro giorno. Per loro questo è “normale” perché l’hanno sempre fatto, ogni anno, ma questa volta lo faranno con la consapevolezza che più persone ci sono, maggiore sarà l’aiuto nella lotta contro il virus. Quest’anno sarà triste non poter passeggiare per i mercati natalizi, non poter vivere e festeggiare come tutti i soliti anni. Ma se ora ci comportiamo bene avremmo solo questo Natale da vivere in modo diverso, e speriamo anche che sia l’unica festa così. Allo stesso tempo, però, si deve capire il motivo delle restrizioni. Sono state fatte per salvaguardare noi e, soprattutto, i parenti più anziani come i nonni. Dobbiamo assolutamente evitare di mettere a rischio i più fragili. Se ora rinunciamo al piacere di andargli a trovare, ci saranno più possibilità che saranno presenti al prossimo cenone, al prossimo brindisi. Spero che più persone possibili riescano a capire tutto questo e che già dalla prossima festività tutto possa essere un po’ più normale. Buon Natale.
Aria buona, cibo sano e cultura il fascino delle borgate della Nurra
La Nurra...un territorio da riscoprire. Un luogo a cui ridare vita per offrire un futuro migliore ai residenti. Uno stile di vita aperto alla natura e alla bellezza ancora incontaminata. E' la Nurra di Sassari, una volta fiorente centro agro-pastorale. Interessata...